Per molte persone, l’idea di potersi avvicinare al mondo dei preziosi, è qualcosa che esercita sempre un certo fascino, un po’ per una questione puramente estetica, un po’ per il più che conosciuto valore economico di questi oggetti.
Pertanto potrebbe sicuramente rivelarsi utile, sia per passione sia per lavoro, riuscire a riconoscere l’autenticità ed il valore dell’oro, dell’argento o dei gioielli in genere.
Per farlo in maniera molto accurata e professionale, come è facile intuire, non basta una semplice lettura ma anni ed anni di studi ed esperienza sul campo ma, come prima analisi, potrà sempre tornare utile conoscere delle nozioni basilari per evitare di incappare in spiacevoli inconvenienti o per poter riconoscere in poche mosse qualcosa di valore da un pezzo di metallo o vetro di bassa qualità.
Vediamo nel dettaglio come notare tali differenze.
Prima analisi di un oggetto in oro o in argento
Per riconoscere dell’oro di valore da un pezzo falso o scadente, potremo innanzitutto andare a cercare, ad occhio nudo o grazie all’ausilio di una lente di ingrandimento, il cosiddetto ‘punzone’.
Con questo termine indichiamo il valore che è stato inciso sull’oggetto in oro o in argento, attraverso la punzonatura, che ne indica i carati.
Se tale dicitura è del tutto assente, tendenzialmente, il pezzo potrebbe essere un falso a meno che non si tratti di un oggetto come un anello, un bracciale o simili che sia stato esposto ad usura.
In questi casi il punzone potrebbe essere stato levigato dall’utilizzo nel tempo e, dunque, non più visibile.
Qualora invece fosse visibile potrà presentarsi in valore numerico indicato, per l’oro, in millesimi “(1-999 o 0,1-0,999) o in carati (10k, 14k, 18k, 22k o 24k)”.
Nel caso in cui si ha tra le mani un pezzo in argento è bene considerare che la punzonatura riporterà un valore tra 800, 925 e 950.
E’ bene ricordare che in alcuni casi il punzone è presente ma potrebbe essere contraffatto.
Pertanto è sempre un bene non fermarsi a questa prima analisi ma cercare ulteriori conferme del valore del pezzo.
Oro massiccio o placcatura
In alcune occasioni si potrebbe venire in possesso di un oggetto in oro che, a prima vista, sembra essere di oro massiccio ma, per poterne avere conferma, una delle analisi da fare, potrebbe essere quella di vedere (nel caso di un oggetto usato) se nelle zone di maggiore usura (come ad esempio tra gli anelli di una catena) sono visibili delle parti dove sembra essersi staccata la patina superiore lasciando intravedere del materiale scuro al di sotto.
In questo caso si può dire con una buona percentuale di certezza che si tratta di un oggetto placcato in oro e non massiccio.
Il morso
Si tratta di un metodo comunemente usato quello del ‘morso’.
Basta mordere tra i denti un pezzo d’oro e se riusciamo a lasciare dei segni su di esso, in teoria, dovrebbe essere autentico.
Però, con il tempo e con la perspicacia dei falsari, si potrebbe comunque essere in presenza di un pezzo di metallo morbido come lo stagno che, pur essendo facilmente soggetto a scalfiture, risulta essere un falso, senza contare il danno che potrebbe recare ai denti.
Un altro aspetto importante nell’acquisto di gioielli con pietre preziose è quello di richiedere una o più certificazioni che ne attestino il valore.
Su tali documenti sarà infatti possibile constatare i carati dell’oro o la qualità dell’argento utilizzato e, chiaramente, anche il valore delle pietre preziose in essi incastonate.
Quest’ultimo prende il nome di certificato gemmologico e riporta la “natura chimico-fisica delle pietre, il loro paese di provenienza, la purezza, il taglio e la finitura superficiale”.
Se, infine, vorremmo mettere a frutto quel che abbiamo imparato facendo un investimento in oro o più genericamente, in preziosi, potremmo valutare anche l’acquisto di gioielli usati tenendo in considerazione il fatto che esistono monili d’epoca e contemporanei.
La scelta tra uno o l’altro può essere sicuramente condizionata da diversi fattori. E’ infatti opportuno ricordare che non sempre un pezzo d’epoca ha un valore più alto di un monile contemporaneo, dipende sempre tutto dalla manifattura, dai carati e dalla provenienza.
Spesso infatti degli oggetti realizzati presso un laboratorio orafo artigianale risultano essere di maggior valore rispetto a monili realizzati in serie e venduti in qualunque parte del mondo.
Un gioiello creato a mano resta sempre un pezzo unico e questo lo rende tendenzialmente di maggior valore.
Sarà in ogni caso sempre utile studiare a fondo i relativi certificati e, qualora non ci sentissimo pronti, far esaminare il pezzo da un vero esperto del settore.